Aqui ficam as divagações, em tom romano, do nostro discepolo italiano...sempre Erasmo. E a tradução que se conseguiu arranjar de uma italiana já em avançado estado de demência.
Baci Bello**
Super Heróis (De senectute )
As crianças esforçam-se (ou ficam frustradas) por causa dos constantes limites
Por exemplo eles não alcançam a manivela das portas, só quando são maiores.
Das primeiras frustrações (e das primeiras aspirações) surge o carácter.
Depois surge o primeiro ditado: há aqueles que seguram a cadeira, outros que, simplesmente, se aproximam do próximo triciclo e sobem para o assento de forma pouco convencional; há ainda quem ainda se lance para o infinito. A parte do fascínio é só deles.
Terminam ali, mas felizes.
Como os animais que não têm medo da morte, porque simplesmente ignoram a sua existência.
E os outros?
Os outros têm que esperar pacientemente pela demência.
Os dementes são muito mais fortes e invencíveis que os super heróis.
Vivem no seu planeta e os outros bem se podem foder. As suas decisões são inalteráveis, pelo menos até o deixarem de ser. Depois voltam a deliberar sobre o mesmo assunto, muito provavelmente já com ideias diferentes das anteriores.
Daquele momento partem, calmamente, em defesa das suas convicções, até que um dia voltam a esquecê-las.
Fazem as mesmas coisas vezes sem conta, para não passarem por dementes.
Se alguém se envolve nalguma coisa, o ciclo prossegue a sua marcha; se ele dá sinais de impaciência discutem durante toda a vida; mas, dali a pouco, voltam a esquecer tudo. Volta tudo ao que era antes.
Eles esquecem os princípios fundamentais da convivência física e social.
Esquecem e ignoram o ataque do coração que os arrancou à noite com dores brutas, e então encontra-se uma linha que balança lá fora para limpar as janelas quando alguém chegar.
Então nada os pára, nada os preocupa, nada os faz desistir.
Até ao estreitamento arterial seguinte, pelo menos
E este é um desejo secular, tal como o paraíso na terra antes do fertilizante.
1. Para os leitores com um indicativo diferente de 06 (Roma), a oração é:
"Abençoado sejas filho da putade um caralho”
Supereroi (De senectute)
I bambini s'ingegnano (o si frustrano) per i limiti che hanno.
Ad esempio non arrivano alla maniglia delle porte, mentre i grandi sì.
Dalle prime frustrazioni (e dalle prime aspirazioni, dunque) si va formando il carattere.
Lì c'è una la prima diga della vita: quelli che prendono la sedia o semplicemente s'avvicinano col triciclo, ci montano sopra in maniera "non convenzionale" e aprono; altri fantasticano sulla capacità di librarsi in aria volando per raggiungerla. Ma a parte fantasticare la guardano.
I primi sono le persone che vivranno peggio, i razionali, i logici, gli intelligenti in genere. I secondi saranno i beneficiari del detto romanesco "Beato te..."1.
Questi ultimi avranno l'amico invisibile, magari il dono dell'invisibilità essi stessi, respingeranno le pallottole col petto e così via. Probabilmente saranno anche molto religiosi, di una religione qualunque s'intende, sempre in virtù del credere ai supereroi, ai miti, all'intervento esterno, al delegare. Come che sia, vivranno felici e contenti, almeno fino al giorno in cui l'amico invisibile è a casa febbricitante, Superman ha litigato ed ha spento il cellulare ed un TIR li prende pieni pieni.
E finiscono lì, ma felici.
Come gli animali che non hanno paura della morte, perché semplicemente ne ignorano l'esistenza.
E gli altri?
Agli altri non resta che aspettare pazientemente il sopraggiungere del rincoglionimento.
I rincoglioniti sono molto più forti ed invincibili dei supereroi.
Vivono sul loro pianeta, e gli altri si fottessero. Sono inamovibili nelle loro decisioni, almeno finché non le dimenticano. Poi rideliberano sullo stesso argomento, magari con direzione e segno opposti alla volta precedente.
Da quel momento partono (con calma) come missili nella difesa a spada tratta della novella convinzione, fino alla prossima amnesia e così via.
Rifanno le stesse cose milioni di volte, per evitare di dimenticarsene e dare quindi l'impressione di essere rincoglioniti. Se nel rifare una cosa c'è coinvolto qualcuno, gli scassano il cazzo ogni volta che riparte il ciclo; se costui da segni d'insofferenza litigano per la vita (evvai!); ma poco dopo lo dimenticano e tutto da capo.
Sono molto più forti di Superman perché dimenticano.
Dimenticano i principi fondamentali della convivenza civile e della fisica.
Dimenticano e quindi ignorano di averti fatto prendere un colpo chiamandoti nella notte col dolore al petto e al braccio, e quindi li trovi appesi ad un filo che dondolano fuori dalle finestre per pulire i vetri quando accorri.
Quindi nulla li ferma, nulla li preoccupa, nulla li fa desistere.
Fino al restringimento arterioso successivo almeno.
E siccome l'età media s'allunga, tutti, normodotati e non, logici e passionali avremo prima o poi il diritto di vivere una decina d'anni di completo rincoglionimento da supereroi.
In questo modo la vita ci renderà obbligato quel torpore dell'intelligenza da cui siamo sempre fuggiti e potremo finalmente fingere (nei pochi momenti di lucidità, che comunque saremo convinti essere permanenti) di non capire e ridere o sorridere delle cose che nel resto della vita abbiamo capito e sofferto.
E questo è un augurio, laico, come un paradiso terrestre prima di diventare concime.
"Eh, beato te che nun capisci'n cazzo..."
1 comentário:
Metto un commento solo perchè mi da fastidio della casella con zero commenti.
Mi da senso di vuoto.
Per favore, postate numerosi.
PAx vobis
Erasmo
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